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RAIMONDO CAREDDU: “Da buon sardo sono testardo”

  • Immagine del redattore: Andrea B.
    Andrea B.
  • 26 dic 2019
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 8 gen 2020

Ciao Raimondo, benvenuto e grazie per il tuo prezioso tempo.

Ciao a tutti e grazie a voi!


Parlaci di te: di cosa ti occupi nella vita di tutti i giorni? Sei sposato, hai figli?

Dunque, sono “Remo” ed ho 42 anni, tutti quanti mi chiamano così, lavoro per l'Arma dei Carabinieri. Sono sposato da 3 anni e non ho figli.


Come ti sei avvicinato alla bici e come sei entrato a far parte del nostro Team?

Diciamo che mi sono avvicinato alla bici molto tempo fa da autodidatta, poi sono entrato a far parte del gruppo Redil di Tony Matergia per il quale ho disputato qualche granfondo.

Successivamente, tramite Andrea Baroetto, sono entrato a far parte della famiglia Tredici, e li ho visto subito che la voglia di pedalare e di stare insieme andavano di pari passo...mi è subito piaciuto il progetto!!


Che ambiente hai trovato e come sono i tuoi compagni?

L'ambiente è familiare, fatto di amici, dove mi sono trovato subito bene...Prima del progetto non conoscevo di persona tutti, ho incontrato per la prima volta i ragazzi in una granfondo in Liguria, poi pian piano tra cene, sgambate collettive ed incontri nel negozio di Tony abbiamo instaurato un bel rapporto di amicizia.


Che ciclista sei? Quali sono le tue caratteristiche?

Ride...Bella domanda, le mie caratteristiche non saprei elencartele con esattezza, la salita è un po' il mio tallone d'Achille, però in piano riesco a difendermi...Diciamo che posso definirmi un passista.


Dove ti senti più forte e dove pensi di dover migliorare?

Sicuramente il piano è il mio terreno preferito, devo invece cercare di migliorare moltissimo in salita e un po' in discesa perché non sono molto tecnico.



Due pregi e due difetti giù dalla bicicletta.

Da buon sardo son testardo...e lo reputo sia un pregio che un difetto allo stesso tempo.

Un mio pregio è che quando mi metto in testa di fare qualcosa lo faccio.

Come difetto, sinceramente, sono un po' permaloso.


Di te in squadra si dice che sei uno che non molla mai. Cosa ne pensi?

E' vero...mai mollare, mai abbassare la guardia...ho dei compagni molto forti, cerco sempre di tenere la ruota e non farmi lasciare indietro!


Com’è andata la stagione scorsa, sei soddisfatto?

La stagione scorsa non è andata tanto bene, ho fatto soltanto un paio di gare poi mi sono cimentato nella Granfondo Nove Colli e credo di averla fatta abbastanza bene.

Ma nel complesso posso dirmi abbastanza soddisfatto. Sto già pensando alla prossima stagione!


Cosa fai nella stagione in cui non ci sono gare e come ti prepari in inverno?

Mi alleno nel fine settimana insieme al gruppo, poi faccio anche un po' di palestra per cercare di tenermi in forma.


Cosa ti aspetti dalla stagione che verrà?

Bella domanda anche questa, i miei obiettivi sono fare qualche gara, granfondo o gare a circuito, e cercare di finirle soprattutto (ride, ndr). Scherzi a parte vorrei riuscire ad arrivare pronto al via della stagione, per aiutare i miei compagni ed ottenere qualche bel risultato di squadra.


Qual è il tuo motto? Dicci qualcosa che ci aiuti a comprendere il tuo modo di intendere lo sport e la vita.

Allora, il mio motto è “batti il ferro finché è caldo”! Quando sei in gioco devi dare il meglio di te stesso, nello sport e nella vita! E’ questo spirito che ti permette di raggiungere gli obiettivi.


Ciao Remo, grazie e in bocca al lupo per la prossima stagione!

Grazie, anche a voi...e crepi il lupo!!



Marco Bertolone

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