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LEONARDO DONATI: “Una passione da sempre!”

  • Immagine del redattore: Andrea B.
    Andrea B.
  • 19 feb 2020
  • Tempo di lettura: 3 min

Ciao Leonardo, benvenuto e grazie per il tuo prezioso tempo!

Ciao Berto, grazie a voi per questa opportunità.


Parlaci di te: di cosa ti occupi nella vita di tutti i giorni?

Per hobby studio e per lavoro pedalo. No dai, a parte gli scherzi sono all'ultimo anno del liceo linguistico.


Come ti sei avvicinato alla bici e come sei entrato a far parte del nostro Team?

Il ciclismo è una passione che avevo fin da piccolo, anche se ho sempre prediletto altri sport fino in prima superiore, quando c'è stato il vero colpo di fulmine con la bici, e da lì non sono più sceso. Al team mi sono avvicinato frequentando il negozio di Tony Matergia, dove lui, tra alti e bassi, mi ha fatto da chioccia. Questo mi ha dato l'opportunità, a partire dallo scorso anno con il Tredici Team, di conoscere e far parte di questo bel gruppo.


Che ambiente hai trovato e come sono i tuoi compagni?

Ho trovato un ambiente molto amichevole: sono stato accolto subito a braccia aperte, cosa non scontata vista la differenza d'età. I miei compagni, vedendomi molto giovane, mi hanno subito preso sotto la loro ala protettrice. Cerco di sfruttare i consigli che mi danno, non solo nella bici ma anche nella vita, soprattutto sugli aperitivi! (ride)


Che ciclista sei? Quali sono le tue caratteristiche?

Dato il mio fisico mi reputo un ciclista che riesce ad essere più competitivo in salita. Prediligo salite con strappi brevi, anche se l'obiettivo è cercare di migliorare sotto tutti gli aspetti, soprattutto nei miei punti deboli.


Dove ti senti più forte e dove pensi di dover migliorare?

Devo cercare di migliorare sul “guidare la bici”, sull'aspetto prettamente tecnico, ad esempio in discesa. In questo periodo ci sto lavorando molto e il lavoro sta iniziando a dare i suoi frutti. Devo migliorare anche sulla malizia, sulla visione di gara e sull' impulsività in corsa. Ogni tanto possono giocare brutti scherzi! (ride)



Leo, dicci due pregi e due difetti giù dalla bicicletta.

Pregi: metto il cuore in tutto quello che faccio!

Difetti: Sicuramente l’impulsività e, pensandoci bene, ammetto di essere permaloso.


In squadra tutti ti chiamano “Il Piccolo”, quest'anno però hai raggiunto la maggior età, ti va di raccontarci com’è andata?

Diciamo che è iniziato tutto come un semplice aperitivo da Tonino (Matergia, ndr) organizzato per i miei 18 anni con la squadra. (ride) Tralasciando i dettagli, vi dico che mi ricordo più il mal di testa del giorno dopo che la festa del giorno prima. (ride)


Com’è andata la stagione scorsa, sei soddisfatto?

Se dovessi dare un voto da 1 a 10 darei 3! La rottura dello scafoide ad inizio anno non mi ha permesso di allenarmi al meglio e le poche gare che ho disputato mi hanno lasciato l'amaro in bocca perché senza l'infortunio sono sicuro che sarebbero potute andar meglio. Ma per fortuna la nuova stagione è alle porte ed io non vedo l’ora di iniziare!


Cosa fai nella stagione in cui non ci sono gare?

Diciamo che a fine stagione mi prendo sempre una piccola pausa per “staccare la mente”. Oltre alle uscite in gruppo del weekend cerco di tenermi allenato alternando corsa, mtb e qualche esercizio a corpo libero.


Cosa ti aspetti dalla stagione che verrà?

Senza voler essere presuntuoso, quest'anno penso di aver lavorato molto bene, sia dal punto di vista fisico che mentale. Mi piacerebbe molto ottenere una vittoria in gara a circuito e cercare di dare il massimo nelle Granfondo.


Qual è il tuo motto? Dicci qualcosa che ci aiuti a comprendere il tuo modo di intendere lo sport e la vita.

Il mio motto potrebbe essere “Carpe Diem”. La vita è fatta di attimi e bisogna essere bravi a saperli cogliere, cercando di dare sempre il massimo.


Ciao Leo, grazie e in bocca al lupo per la prossima stagione!

Grazie a voi e W il lupo!!


Marco Bertolone

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