ANDREA BAROETTO: “Una malattia che fa godere!”
- Andrea B.
- 15 gen 2020
- Tempo di lettura: 3 min
Dopo l’intervista della scorsa settimana a Matteo Bordignon, Presidente e Responsabile della Sezione Garda, ci sembrava più che doveroso proseguire sentendo le parole di Andrea Baroetto, Responsabile della Sezione Torino, colonna portante del gruppo e sinonimo di organizzazione e metodo, oltre che amico e collante di questo progetto.
Ciao Andrea, benvenuto e grazie per il tuo prezioso tempo!
Ciao a tutti, grazie a voi di quest’ opportunità.
Parlaci di te: di cosa ti occupi nella vita di tutti i giorni? Sei sposato, hai figli?
Siamo io, la bici e la moto. Niente matrimonio e niente figli, per la “non-felicità” di mia madre (ride). Sono responsabile in un e-commerce di tecnologia e altre “cose da nerd”.
Come ti sei avvicinato alla bici e come sei entrato a far parte del nostro Team?
Ho arrampicato per circa 5 anni, poi, dopo una brutta caduta, ho pensato fosse meglio cambiare sport, così ho iniziato ad andare in bici. Inizialmente diciamo un po' per caso ma poi sono diventato un invasato. Sono entrato a far parte del team frequentando il negozio di Tony Matergia e, tra una birra e un gin tonic, sono iniziate le prime pedalate con questo fantastico gruppo.
Che ambiente hai trovato e come sono i tuoi compagni?
Ormai fanno parte della mia famiglia quindi direi che è come uscire in bici con dei fratelli e anche dal lato Garda stiamo stringendo molto i rapporti, possiamo dire che siamo dei cugini.
Che ciclista sei? Quali sono le tue caratteristiche?
Le mie caratteristiche sono tornare a casa finito tutte le volte (ride), ma di certo me la cavo meglio in salita. Negli ultimi anni, però anche in pianura ho imparato a difendermi, per sopravvivere (ride)!

Dove ti senti più forte e dove pensi di dover migliorare?
Io devo puntare sulla salita, per fortuna il peso è dalla mia parte, il miglioramento sta nel cercare di prolungare la capacità di soffrire, in senso buono logicamente.
Due pregi e due difetti giù dalla bicicletta.
Difetti: permaloso e un po' pirla. Pregi: metto pirla anche nei pregi perché ti permette di sdrammatizzare su alcuni argomenti, il secondo direi sicuramente che sono una persona metodica.
Di te in squadra si dice che sei un “malato di bici”. Cosa ne pensi?
Dico che è assolutamente vero, non mi piace vivere le cose a metà, o tutto o niente. D'altronde uno, dopo 9 ore di lavoro, quando torna a casa stanco e magari deve ancora uscire per un impegno, non si metterebbe su dei rulli a sudare come un folle se non fosse "malato di bici". Ecco, tutto questo io lo definisco malattia, ma una malattia che fa godere!
Com’è andata la stagione scorsa, sei soddisfatto?
La stagione scorsa devo dire che l'ho passata più ad allenarmi che gareggiare, però i 2 obiettivi che mi ero posto, vale a dire la “GF di Piacenza” e la “GF Casteggio”, sono riuscito a centrarli entrambi ottenendo ciò che mi ero prefissato. Questo funge sicuramente da stimolo per fissare nuovi obiettivi.
Cosa fai nella stagione in cui non ci sono gare?
Rulli, rulli, rulli, infinitamente rulli. Simil criceto diciamo (ride). A parte gli scherzi è una forma di allenamento che utilizzo molto, ogni tanto aggiungo anche qualche seduta in palestra. Quest'anno ho tralasciato l'andare a ballare tutti i weekend: bisogna preservare la salute e ammettere la propria età (ride).
Cosa ti aspetti dalla stagione che verrà?
Cercare di far bene, visti i tanti stimoli all'interno del gruppo. In poche parole dare il meglio, perché comunque vada, dando il meglio, si arriva sempre a casa soddisfatti.
Qual è il tuo motto? Dicci qualcosa che ci aiuti a comprendere il tuo modo di intendere lo sport e la vita.
A dir la verità un motto vero e proprio non ce l'ho. Però il mio modo di intendere lo sport è che alla fine nel momento della sofferenza ti verrebbe da maledire qualsiasi cosa, ma quando si riescono a raggiungere dei risultati e ti senti soddisfatto di quello che sei riuscito a fare, la prima cosa che ti esce dalla bocca è: quand'è che lo rifacciamo??
Ciao Andrea, grazie e in bocca al lupo per la prossima stagione!
Grazie a voi e W il lupo!!
Marco Bertolone
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